Comunicato stampa – Comune di Maiolati Spontini

Oggetto: Nel piazzale della biblioteca tamponi rapidi in modalità “drive” grazie all’accordo fra Comune e associazioni dei medici di base

 

Il piazzale del centro culturale “eFFeMMe23” biblioteca La Fornace di Moie ospiterà, giovedì 10 dicembre e in altre quattro date, fino a fine anno, un presidio medico per l’esecuzione di tamponi antigenici “rapidi” in modalità “drive”. Un servizio organizzato grazie alla collaborazione con il comune di Maiolati Spontini.

I medici che aderiscono all’iniziativa sono Raffaela Beccaceci, Bruno Borioni, Moreno Ciattaglia, Valentina di Tizio, Marta Dottori, Laura Grassi, Pier Francesco Pierucci, Guido Pigini, Chiara Ribechini e Giorgio Senesi dell’associazione Medici di Medicina generale della Media Vallesina “Sergio Cascia” e Luigi Bellocchi, dell’associazione Medici della Vallesina ed i suoi Castelli in Rete.

«Ringraziamo per la disponibilità dimostrata il comune di Maiolati Spontini, l’Avis e la Protezione civile – dichiara Bruno Borioni, a nome anche degli altri medici – e l’assessore Beatrice Testadiferro, che ci è sempre stata vicina per facilitarci questa esperienza al servizio dei cittadini, che riteniamo tanto più importante visto questo periodo di epidemia».

I medici eseguiranno i tamponi ai propri pazienti e a quelli segnalati dal Servizio di igiene e sanità pubblica, di concerto con i Dipartimenti di prevenzione di Jesi. Le operazioni saranno realizzate “in autonomia”, come fossero negli studi medici, ma in modalità “drive”: i pazienti, cioè, dovranno arrivare nello spazio antistante i locali messi a disposizione dal Comune, nel piazzale della biblioteca, con le proprie vetture. I medici potranno contare anche su un computer in rete, una stampante, sui servizi e l’assistenza della Protezione civile, per registrare i dati e operare al meglio in sicurezza. Sarà allestito, inoltre, un gazebo di protezione dalle intemperie.

Il target da testare è quello stabilito dalla legge: contatti stretti asintomatici, sospetti contatti individuati dal medico di medicina generale e i contatti stretti alla fine dei giorni di isolamento. Non potranno presentarsi i sintomatici con febbre. Le persone risultate positive dovranno poi praticare il test biomolecolare.

I medici opereranno con i tamponi messi a disposizione dalla Regione e con appositi dispositivi di protezione individuale. Dopo il 10 dicembre l’esecuzione dei tamponi proseguirà nelle date del 15, 17, 22 e 29 dicembre. Le richieste di tampone rapido andranno comunque  filtrate dai medici di medicina generale di turno, che valuteranno le congruità e le indicazioni al tampone. I rifiuti speciali saranno gestiti in collaborazione con la Sogenus.

«Per il mese di gennaio – spiega sempre Borioni – si programmeranno altre sedute secondo le esperienze che si matureranno, la disponibilità dei tamponi e l’evoluzione dell’epidemia nel territorio».

Quella fra le associazioni dei medici e il Comune è una collaborazione iniziata da qualche tempo e che si è già concretizzata lo scorso ottobre con la concessione dei locali del Centro comunale 6001 di Moie per l’effettuazione delle vaccinazioni antinfluenzali gratuite a chi ne aveva diritto, e a fine novembre con le vaccinazioni agli under 65enni rivolte ai pazienti dei medici Valentina di Tizio, Chiara Ribechini e Giorgio Senesi.

«La collaborazione con i medici di medicina generale – spiega l’assessore ai Servizi sociali Beatrice Testadiferro – è fondamentale per il territorio, sono sempre in prima linea per accompagnare le persone nella dimensione sanitaria ma spesso si fanno carico di altre difficoltà e sono sempre disponibili a collaborare con i servizi sociali». 

AVVISO AGLI ASSISTITI

Informazioni COVID 19

Dal prof. Guido Silvestri
ordinario e capo dipartimento di Patologia alla Emory University di Atlanta, direttore della Divisione di Microbiologia ed Immunologia allo Yerkes National Primate Research Center, e membro dell’Emory Vaccine Center.
L’OTTIMISMO CHE VIENE DALLA CONOSCENZA
Scrivo questo post alla fine di una giornata di 14 ore tra ospedale e laboratorio (e domani sarà ancora peggio).
Sono stanchissimo, ho mal di testa, ma lo faccio volentieri perché credo fermamente che fare BUONA INFORMAZIONE sia utilissimo in un momento difficile come questo.

1. ORIGINE DEL VIRUS. E’ uscito due giorni fa uno studio sistematico delle sequenze genetiche di SARS-CoV-2 (Andersen KG et al. Nature Medicine 2020) che dimostra senza ombra di dubbio che il virus ha una origine naturale e zoonotica (da animali, ed in particolare pipistrelli e pangolini). Per cui la storia del virus “creato” in laboratorio si conferma una bufala colossale.

2. COVID-19 NEI BAMBINI. Lo studio comprensivo della infezione COVID-19 nei bambini cinesi dimostra che su 2145 casi totali oltre il 90% erano asintomatici, lievi o moderati, con un solo decesso riscontrato, per una letalità dell’infezione – definita come numero di morti diviso per il totale dei casi – che è, per gli infettati sotto i 18 anni, pari a <0.05% (Dong Y et al. Pediatrics 2020).

3. LETALITA’ DI COVID-19. Mentre i morti aumentano drammaticamente sia in Italia che in altri paesi, è importante ricordare che sulla base dei dati complessivi a disposizione la letalità è stimata inferiore al 2%, il che significa che il 98% delle persone infettate guariscono (Fauci AS, comunicazione personale). Il numero alto di morti che osserviamo in questi giorni è pertanto da relazionare al numero alto di persone infettate, spesso con sintomi lievi o addirittura senza sintomi. Ricordo anche che tutti i dati disponibili confermano che la stragrande maggioranza dei decessi ha più di 60 anni e presenta co-morbidità importanti (diabete, ipertensione, COPD, cardiopatia ischemica, etc).

4. VIRUS SULLE SUPERFICI. Uno studio recente indica che SARS-CoV-2 vive fino a tre giorni in certe superfici come plastica ed acciaio, e solo per poche ore in superfici come cartone e rame. Il virus sembra sopravvivere per tempi brevi, alcune ore al massimo, come aerosol (Van Doremalen et al., N Engl J Med 2020). Evitiamo paranoie del tipo “il virus sopravvive nell’asfalto per mesi”, che sono basate sul nulla.

5. IMMUNITA’ NATURALE. I dati sull’immunità naturale verso SARS-CoV-2 che è acquisita da persone infettate e guarite non sono al momento tali da permettere affermazioni perentorie, ma per quanto sappiamo sugli altri coronavirus una immunità naturale almeno temporanea dovrebbe svilupparsi per un periodo di almeno 6-12 mesi (Ralph Baric, intervista sul “The Week in Virology podcast” – ricordo che Baric sta ai coronavirus come Maradona sta al calcio).

6. TERAPIE. Al momento la cosa più importante nei casi severi o critici di COVID-19 – che sono una minoranza – é il supporto respiratorio, mentre non ci sono “farmaci magici” che fanno guarire dalla malattia, né in Russia né altrove. Però ragionevoli speranze vengono da antivirali come il Remdesivir, e immunomodulatori come Tocilizumab, Baraticinib, ed altri. Ricordo che queste ultime sono terapie da riservare a casi severi o critici, mentre quelli lievi e moderati guariscono da soli o con terapia sintomatica.

7. VACCINO. Si sta lavorando alacremente soprattutto qui negli USA su diverse piattaforme vaccinali, in particolare vaccini a RNA e vaccini a base della proteina spike (S) ricombinante. Questi vaccini potrebbero essere pronti per gli studi clinici iniziali (safety + immunogenicity) entro il prossimo autunno, anche se per studi di efficacia clinica vera e propria ci vorranno probabilmente 12-18 mesi.

8. EFFETTO TEMPERATURA. Continuano ad esserci indizi – non prove, ma certamente indizi – che i danni della pandemia di COVID-19 possano almeno in parte attenuarsi con l’arrivo della primavera. In questo senso sarà importante seguire l’andamento dell’epidemia in Africa, America Latina e Sud-Est Asiatico, in particolare Malaysia, Indonesia, Philippines, India e Bangladesh (e forse anche nell’Italia del Sud).

9. EFFETTO CIARLATANI. Per favore smettiamo una volta per tutte di ascoltarli. Mi riferisco sia ai ciarlatani in malafede — che sono solo degli sciacalli, cialtroni ed accattoni — che a quelli, ahimé, in buonafede, cioè persone credulone ed impaurite che spargono disinformazione perché, molto semplicemente, non sanno di cosa stanno parlando. La disinformazione non serve mai a nulla, in generale e tanto meno in una situazione come questa.

10. OTTIMISMO, SEMPRE E COMUNQUE. Io rimango nonostante tutto fermamente ottimista, e sono convinto che tra qualche mese torneremo a vivere come prima – anzi, che vivremo meglio di prima, se da questa grande paura avremo imparato le giuste lezioni, come scienziati, come cittadini (sia in Italia che in USA) e come umanità in generale. Perché questa è la vera, grande sfida che dobbiamo vincere tutti insieme – anche per onorare nel modo migliore possible le vittime di questa malattia.

Arrigo Cicero, presidente Sinut: “Integratori e Covid-19, occhio alle bufale”

In questo momento di grande emergenza nazionale legata alla diffusione di Covid-19, è importante fare alcune precisazioni rispetto all’utilizzo di integratori, nutraceutici e protocolli nutrizionali finalizzati al miglioramento della risposta immunitaria. Abbiamo chiesto ad Arrigo Cicero, presidente della Società italiana di nutraceutica (Sinut) un commento sulle tante notizie in circolazione che vantano ruoli miracolosi di sostanze naturali senza alcuna evidenza scientifica in merito alla capacità di contrasto del virus Sars-coV-2.

“Quanto sappiamo scientificamente, rispetto al fatto che alcuni integratori e alcune tipologie di dieta sembrino migliorare la risposta immunitaria, ha senso ed è dimostrato per setting di condizioni standard, non in una fase di acuzie e soprattutto in presenza di un germe così poco conosciuto”, sottolinea Cicero.

“Ricordo, peraltro, che il farmaco più promettente al momento per il controllo della sintomatologia non stimola il sistema immunitario ma ne deprime selettivamente alcune componenti, in particolare l’interleuchina-6. Non abbiamo perciò idea di cosa significhi stimolare in acuto il sistema immunitario in questa condizione.

Quindi, chi già da tempo faceva uso di vitamina C, vitamina D, micoterapici può continuare senza necessità di sospenderli. Impostare, però, ora un protocollo di tipo nutraceutico o dietetico/alimentare, contrariamente a quanto proposto da molti blog, link, newsletter promozionali di aziende che non hanno scrupolo a sfruttare la tragedia del momento, va considerato con estrema attenzione. Mi raccomando: la priorità è quella di rispettare tutte le norme di isolamento sociale prescritte, aspettare che questa tragedia umanitaria si attenui, e poi riprendere la nostra vita abituale”.

Non c’è nulla di scontato nella vita!

Viviamo con il pilota automatico.

Molte cose sfuggono alla nostra attenzione.

Non ci accorgiamo della bellezza che ci circonda, non ci accorgiamo delle ricchezze che abbiamo, degli affetti che ci circondano.

Diamo molte cose per scontate.

Poi, un bel momento, arriva un virus che ci costringe a cambiare vita e improvvisamente ci accorgiamo di quanto ci manca la natura, di quanto bella è la città in cui viviamo e che non possiamo più frequentare, di quanto fortunati siamo ad essere liberi e con un lavoro e di quanto ci mancano le persone a cui fino a poco prima facevamo fatica a mostrare il nostro affetto.

Nella vita non c’è nulla di scontato e sarebbe bello che non servisse un’epidemia per farcelo capire.

Ma ora che siamo in questa situazione cerchiamo per lo meno di ricavarne qualche lezione importante.

Quando sarà tutto finito non riaccendiamo quel maledetto pilota automatico.

Continuiamo a stupirci per ogni boccata d’aria fresca che inspiriamo, per ogni abbraccio dato e per ogni persona amica incontrata lungo il cammino in una città piena di gente.

Non aspettiamo la prossima crisi per risvegliarci.

Per rendere la vita difficile al virus COVID19!!!

Assumere:  VITAMINA D, PROBIOTICI E ALCALINIZZANTI!!

  • VITAMINA D 2000, 1 CPR DIE, DA SCIOGLIERE IN BOCCA.
  • PROBACTIOL PLUS CPS, 1 DIE DA DEGLUTIRE CON ACQUA.
  • BASENTABS CPR 2 DIE DA DEGLUTIRE CON ACQUA.

Saturare gli ambienti con OLI ESSENZIALI di timo, lime, ecc.

E aumentare le DIFESE IMMUNITARIE con, per es:

  • KAPPAPHIT 8 BST, 1 DIE IN ACQUA (micoterapia)

 

Alimentarsi con dieta alcalina ricca di frutta e verdure!!!

Pochi carboidrati, carni e latticini.

 

Dott.  Bruno Borioni

La fatica di gestire l’incertezza!

Gli esseri umani amano pianificare e avere la sensazione di gestire il loro futuro.
In fondo la nostra vita è scandita da passaggi quasi obbligati: l’infanzia con la presenza costante dei genitori, la scuola, l’università e il lavoro.
Poi la pianificazione della vita familiare ed economica e infine la pianificazione della vecchiaia.
Giusto o sbagliato che sia pianificare ci da la sensazione di essere in controllo di ciò che ci accade e questo riduce lo stress e l’ansia per il futuro.
Tuttavia questa tendenza a pianificare ci disabitua all’incertezza che è, e sempre sarà, presente nella vita di tutti noi.
Perdita, cambiamenti lavorativi, diverse fasi economiche, malattie si mettono di traverso e interrompono quel cammino che noi tutti speriamo sia il più lineare possibile.
Ora, come se non bastasse, ci si mette di mezzo perfino un’epidemia!
Davanti a questo possiamo parlare di sfortuna e gettare le armi.
Oppure possiamo rimboccarci le maniche e affrontare un problema alla volta.
Abbiamo la possibilità di uscire rafforzati da questa esperienza se saremo capaci di trarre alcune importanti lezioni:
1. La vita è incerta e dobbiamo rimanere capaci di accettare il cambiamento
2. Ogni problema può diventare un mattone per costruire una versione più forte di noi stessi
3. Concentriamoci sulle cose che possiamo controllare
4. Impariamo ad essere grati per ciò che abbiamo anche prima di essere vicini a perderlo
5. Impariamo a dare il giusto valore alle cose
Gestire l’incertezza è faticoso ma è anche un grande allenamento.
Ora possiamo imparare a fare dell’incertezza una nostra alleata.

Filosofia: come affrontare il coronavirus.

La giusta filosofia per affrontare il Coronavirus In questi giorni così critici e problematici, sembra doveroso condividere alcuni ragionamenti e riflessioni in merito all’atteggiamento e all’approccio che tutti noi dovremmo avere in questa battaglia universale contro un nemico invisibile: il Coronavirus.

Vi invitiamo dunque a prenderla con filosofia, il che non significa minimizzare o fingere che nulla sia cambiato rispetto a prima; significa bensì essere pienamente consapevoli della gravità della situazione e saperla accettare con serenità d’animo.

Questo fondamentale concetto della tranquillità dell’animo umano, sul quale hanno scritto bellissime pagine Seneca e Plutarco, ci permette di comprendere come sia decisivo lavorare su noi stessi in un momento storico in cui ci riscopriamo fragili e impotenti di fronte a un evento così improvviso e inaspettato, che assume le sembianze di un virus.

Affinché vi sia accettazione cosciente e non rassegnazione, il confine fra i due stati d’animo è infatti assai labile, sono necessarie consapevolezza critica e conoscenza, che costituiscono i baluardi ai quali fare riferimento e gli unici antidoti possibili contro le disgrazie e le sventure. A tal proposito, sono illuminanti le parole di Galeno, medico e filosofo greco del secondo secolo dopo Cristo: “E’ nobile non affliggersi e sarà esempio primario di grandezza d’animo. L’uomo saggio ricorda a se stesso continuamente le disgrazie che possono accadere; l’uomo bensì non saggio, ma che comunque non vive come una bestia, da ciò che accade quotidianamente viene anche lui incitato alla conoscenza delle cose umane”.

Diversi secoli prima, anche Aristotele, uno dei più illustri progenitori del pensiero filosofico occidentale, aveva evidenziato come nessuno sia immune dalle sciagure, ma, mentre lo stolto crede erroneamente che accadano solo a lui e che non vi sia alternativa alla disperazione, il saggio è consapevole del fatto che le sventure possano colpire tutti e, di fronte alla disgrazia, reagisce elegantemente e con il sorriso, detenendo la rilevante capacità di guardare oltre e di scorgere una situazione futura migliore.

Le acute riflessioni di Aristotele e Galeno sono mirabili esempi di quella saggezza antica, che dobbiamo necessariamente tenere in considerazione e custodire come un tesoro prezioso, a maggior ragione oggi. Non dobbiamo avere timore di attingere ancora una volta alla sapienza dell’antichità, in quanto, come asseriva Martin Heidegger: “Rammemorare l’inizio non è fuga nel passato, ma è disponibilità per l’avvenire”.

La riflessione filosofica serve proprio a ricordarci la precarietà della condizione umana e, al contempo, ci impone di indagare noi stessi, fin negli abissi più profondi e misteriosi del nostro io, per far emergere una sempiterna verità: non tutto dipende da noi e dalla nostra volontà, ma è necessario lottare, con intelligenza e temerarietà, per scovare il lato positivo e trarre il meglio anche dinanzi alle situazioni più avverse e ostili.

Un ultimo pensiero prima di concludere:

E’ vero che il virus ci separa e ci isola, ma come singole entità, mentre ci unisce in un più ampio compito di responsabilità collettiva, in cui ognuno è tenuto a fare la propria fondamentale parte. Ognuno di noi deve sacrificarsi e rinunciare a qualcosa in nome di un bene comune e più grande: Sant’Agostino lo chiamava “male minore”, dal momento che ti permette di raggiungere ed ottenere un bene superiore, che in questo caso consiste non nella salvaguardia del pianeta, bensì dell’umanità stessa.

 

Chiusi in casa

Chiusi in casa, ma non per questo passivi!!

Stiamo vivendo una situazione complessa che sembra la trama di un film di fantascienza.

Persone bloccate a casa, città deserte, attività chiuse e un virus che continua a dilagare.

Ci sono norme e istruzioni da seguire e su questo non si discute.

Se si deve stare a casa lo si fa, ma non per questo dobbiamo diventare passivi e mettere a repentaglio le buone abitudini.

A casa possiamo continuare a curare la nostra alimentazione e magari perfino correggere alcuni vizi difficili da eliminare, come la colazione al bar per esempio.

A casa possiamo fare meditazione selezionando 20 minuti al mattino e 20 alla sera.

Possiamo aumentare il tempo da dedicare a bambini e ragazzi magari giocando o dedicandoci a qualche hobby.

Sempre a casa possiamo fare attività fisica a corpo libero o magari con piccoli attrezzi e anche in questo caso magari suddividendo l’allenamento in due momenti da 20-30 minuti ciascuno.

E poi possiamo dedicarci allo studio, alla lettura e alla crescita personale.

Quello che non dobbiamo fare è poltrire sul divano davanti alla televisione, perché la passività nuoce al corpo e allo spirito.

Manteniamo vive le nostre routine e possiamo uscire da questa emergenza più forti di prima.